La pagina attuale colleziona alcuni documenti che riteniamo vadano segnalati:
Come “immagine” emblematica useremo il video seguente:
—
[8]
2-1-2012
progettazione ex novo della finanza internazionale [3d- Mario Gregorio “Primavera all’italiana” da facebook]
http://www.partito-viola.it/docs/progettazione%20ex%20novo%20della%20finanza%20internazionale.pdf
—
[7]
Quote partecipazione alla BCE
http://www.ecb.int/ecb/orga/capital/html/index.it.html
—
[6]
Giappone e Cina abbandonano il dollaro:
http://www.glollo.com/site/index.php/home/1220-anche-il-giappone-abbandona-il-dollaro
—
[5]
data blog: 24.12.2011
LA FAMIGLIA ROCKEFELLER, AZIONISTA DI EXXON, FINANZIA GREENPEACE
http://www.informarmy.com/2010/07/la-famiglia-rockefeller-azionista-di.html
fonte su facebook: “lo sai”
Commento:
http://www.facebook.com/losai.net
Le cose vanno dette e in oltre verificate. L’utopia del purismo non porta da nessuna parte. La maggior parte degli attivisti di greenpeace come pure degli indignati etc non sanno nulla di chi cerca di “depotenziare” l’antagonismo infiltrandosi e cercano di corrompere! Butteremo l’acqua sporca e pure il bambino? E’ la base in qualsiasi movimento che farà la differenza e non sarà l’1% ad imporre la linea ma il 99% -> se il 99% non sarà popolo bue, ma deciderà di “conoscere per deliberare” perché il potere è del 99% se lo sai che sei il 99%. Ciao a tutti! https://partitoviola.wordpress.com/2011/12/21/il-piu-grande-crimine-di-paolo-barnard/
—
[4]
La richiesta delle banche italiane all’asta della Bce ha superato i 110 miliardi
(500 miliardi totali dalla BCE alle banche)
—
[3]
Il sacco d’Italia (dal 1992)
http://www.cpeurasia.eu/1532/il-sacco-ditalia
cit:
Dedichiamo questo post al prossimo governatore della BCE Mario Draghi,detto anche Mr.Britannia.Complimenti e auguri
Era il 1992, un anno decisivo per la recente storia italiana.
All’improvviso un’intera classe politica dirigente crollava sotto i colpi delle indagini giudiziarie. Da oltre quarant’anni era stata al potere. Gli italiani avevano sospettato a lungo che il sistema politico si basasse sulla corruzione e sul clientelismo. Ma nulla aveva potuto scalfirlo.
Né le denunce, né le proteste popolari né i casi di connivenza con la mafia, che di tanto in tanto salivano alla cronaca,immaginiamoci un semplice mariuolo alla Mario Chiesa.
Ma ecco che, improvvisamente, il sistema crollava.
Mentre l’attenzione degli italiani era puntata sullo scandalo delle tangenti, il governo italiano stava prendendo decisioni importantissime per il futuro del paese.
Con l’uragano di “Tangentopoli” gli italiani credettero che potesse iniziare un periodo migliore per l’Italia
Ma in segreto, il governo stava attuando politiche che avrebbero peggiorato il futuro del paese.
Numerose aziende saranno svendute, persino la Banca d’Italia sarà messa in vendita.
La svendita venne chiamata “privatizzazione”.
E ancora.Nel maggio del 1992, Giovanni Falcone venne ucciso dalla mafia. Egli stava indagando sui flussi di denaro sporco, e la pista stava portando a risultati che potevano collegare la mafia ad importanti circuiti finanziari internazionali.
Su Falcone erano state diffuse calunnie che cercavano di capovolgere la realtà di un magistrato integro.
Probabilmente, le tecniche d’indagine di Falcone non piacevano a certi personaggi con cui il governo italiano ebbe a che fare quell’anno.
L’omicidio di un simbolo dello Stato così importante come Falcone,significava qualcosa di nuovo.
Erano state toccate le corde dell’élite di potere internazionale.
Ciò è stato intuito anche da Charles Rose, Procuratore distrettuale di New York, che notò la particolarità degli attentati (anche Borsellino 19 luglio): “Neppure i boss più feroci di Cosa Nostra hanno mai voluto colpire personalità dello Stato così visibili come era Giovanni, perché essi sanno benissimo quali rischi comporta attaccare frontalmente lo Stato. Quell’attentato terroristico è un gesto di paura… Credo che una mafia che si mette a sparare ai simboli come fanno i terroristi… è condannata a perdere il bene più prezioso per ogni organizzazione criminale di quel tipo, cioè la complicità attiva o passiva della popolazione entro la quale si muove”.
Quell’anno l’élite anglo-americana voleva rendere l’Italia un paese completamente soggiogato e dominato dal potere finanziario.
2 giugno del 1992, panfilo Britannia, in navigazione. A bordo c’erano alcuni appartenenti all’élite di potere anglo-americana, e i grandi banchieri a cui si rivolgerà il governo italiano durante la fase delle privatizzazioni (Merrill Lynch, Goldman Sachs e Salomon Brothers).
In quella riunione si decise di acquistare le aziende italiane e la Banca d’Italia, e come far crollare il vecchio sistema politico per insediarne un altro, completamente manovrato dai nuovi padroni. A quella riunione parteciparono anche diversi italiani, tra i quali Mario Draghi, allora direttore delegato del ministero del Tesoro, il dirigente dell’Eni Beniamino Andreatta e il dirigente dell’Iri Riccardo Gall.
Gli intrighi decisi sulla Britannia avrebbero permesso agli anglo-americani di mettere le mani sul 48% delle aziende italiane.
La stampa martellava su “Mani pulite”, facendo intendere che da quell’evento sarebbero derivati grandi cambiamenti.Un grande cambiamento in effetti ci fu.
I banchieri angloamericani erano venuti a “fare la spesa”, ossia a comprarsi i gioielli dell’industria pubblica italiana a buon mercato.In lire svalutate lorsignori comprarono i gioielli dell’industria italiana,IRI in testa.
Insomma: una strategia concertata.
Cominciò il Fondo Monetario Internazionale (altro organismo che mette sul lastrico interi paesi) che, come aveva fatto da altre parti,voleva privatizzare selvaggiamente e svalutare la nostra moneta, per agevolare il dominio economico-finanziario dell’élite.La Standard & Poor’s declassò il debito italiano.
L’incarico di far crollare l’economia italiana venne dato a George Soros, un cittadino americano che tramite informazioni ricevute dai Rothschild, con la complicità di alcune autorità italiane, riuscì a far crollare la nostra moneta e le azioni di molte aziende italiane.A causa di questi attacchi, la lira perse il 30% del suo valore, e anche negli anni successivi subì svalutazioni.Le reti della Banca Rothschild, attraverso il direttore Richard Katz, misero le mani sull’Eni, che venne svenduta. Il gruppo Rothschild ebbe un ruolo preminente anche sulle altre privatizzazioni, compresa quella della Banca d’Italia. C’erano stretti legami fra il Quantum Fund di George Soros e i Rothschild. Ma anche numerosi altri membri dell’élite finanziaria anglo-americana, come Alfred Hartmann e Georges C. Karlweis, furono coinvolti nei processi di privatizzazione delle aziende e della Banca d’Italia.
Qualche anno dopo la magistratura italiana procederà contro Soros, ma senza alcun successo.
Su Soros indagarono le Procure della Repubblica di Roma e di Napoli, che fecero luce anche sulle attività della Banca d’Italia nel periodo del crollo della lira. Soros venne accusato di aggiotaggio e insider trading, avendo utilizzato informazioni riservate che gli permettevano di speculare con sicurezza e di anticipare movimenti su titoli, cambi e valori delle monete.
Nel giugno 1992 si era intanto insediato il governo di Giuliano Amato. Si trattava di un personaggio in armonia con gli speculatori che ambivano ad appropriarsi dell’Italia. Infatti, Amato, per iniziare le privatizzazioni, si affrettò a consultare il centro del potere finanziario internazionale: appunto le tre grandi banche di Wall Street, Merrill Lynch, Goldman Sachs e Salomon Brothers.(strano che il braccio destro di Craxi,uscìsse indenne dalla bufera mani pulite.Il non poteva non sapere per lui non valeva)
Appena salito al potere, Amato trasformò gli Enti statali in Società per Azioni, valendosi del decreto Legge 386/1991, in modo tale che l’élite finanziaria li potesse controllare, e in seguito rilevare.
Il 31 luglio 1992 viene abolita la scala mobile.Il 9 settembre il governo chiede al Parlamento di approvare una legge delega che gli consenta di cancellare spese, aumentare tasse, bloccare i salari pubblici ogni volta che la Banca d’Italia dichiari l’emergenza economica.
Il 13-17 settembre,si è in piena crisi : svalutazione della lira e successiva uscita dallo SME, il sistema monetario europeo.Per arginarla il governo Amato è costretto a varare una legge finanziaria da 100.000 miliardi (aumento dell’età pensionabile, aumento dell’anzianità contributiva, blocco dei pensionamenti, minimum tax, patrimoniale sulle imprese, prelievo sui conti correnti bancari, introduzione dei ticket sanitari, tassa sul medico di famiglia, imposta comunale sugli immobili (Ici), blocco di stipendi e assunzioni nel pubblico impiego, privatizzazioni ecc..)
A fine anno l’ineffabile Scalfaro annuncia “un nuovo rinascimento”. Roba da non credere!!!
Come già accennato,a seguito dell’attacco speculativo contro la lira e della sua successiva svalutazione, le privatizzazioni sarebbero state fatti a prezzi stracciati, a beneficio della grande finanza internazionale e a discapito degli interessi dello stato italiano e dell’economia nazionale e dell’occupazione. L’agenzia stampa EIR (Executive Intelligence Review) ha denunciato pubblicamente questa sordida operazione alla fine del 1992 provocando una serie di interpellanze parlamentari e di discussioni politiche che hanno avuto il merito di mettere in discussione l’intero procedimento di privatizzazione.
Il 28 giugno 1993, il Movimento Solidarietà svolse una conferenza a Milano, in cui rese nota a tutti la riunione sul Britannia e quello che ne era derivato
I complici italiani furono il ministro del Tesoro Piero Barucci, l’allora Direttore di Bankitalia Lamberto Dini e l’allora governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi. Altre responsabilità vanno all’allora capo del governo Giuliano Amato e al Direttore Generale del Tesoro Mario Draghi. Alcune autorità italiane (come Dini) fecero il doppio gioco: denunciavano i pericoli ma in segreto appoggiavano gli speculatori.
Amato aveva costretto i sindacati ad accettare un accordo salariale non conveniente ai lavoratori, per la “necessità di rimanere nel Sistema Monetario Europeo”, pur sapendo che l’Italia ne sarebbe uscita a causa delle imminenti speculazioni.
Gli attacchi all’economia italiana andarono avanti per tutti gli anni Novanta, fino a quando il sistema economico- finanziario italiano non cadde sotto il completo controllo dell’élite finanziaria.
Nel 1996, il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, riferiva che l’Italia non poteva far nulla contro le correnti speculative sui mercati dei cambi, perché “se le banche di emissione tentano di far cambiare direzione o di fermare il vento (delle operazioni finanziarie) non ce la fanno per la dimensione delle masse in movimento sui mercati rispetto alla loro capacità di fuoco”.
Denuncia dell’élite internazionale,e getto della spugna, ritenendo inevitabili quegli eventi. Era in gioco il futuro economico-finanziario del paese, ma nessuna autorità italiana pensava di poter fare qualcosa contro gli attacchi destabilizzanti dell’élite anglo-americana.
Anche negli anni successivi,avvennero altre privatizzazioni, senza regole precise e a prezzi di favore.
Pensate che l’Italia conquistò il record mondiale delle privatizzazioni: sui 460 miliardi di dollari del giro d’affari planetario di questo business negli anni ’90,circa 100 miliardi di dollari erano imputabili a noi.
La vendita Telecom fu l’operazione piu’ grossa mai conclusa in Europa
Nel settore del gas e dell’elettricità apparvero numerose aziende private, oggi circa 300.
Dal 24 febbraio del 1998, anche le Poste Italiane diventarono una S.p.a. In seguito alla privatizzazione delle Poste, i costi postali sono aumentati a dismisura e i lavoratori postali vengono assunti con contratti precari. Oltre 400 uffici postali sono stati chiusi, e quelli rimasti aperti appaiono come luoghi di vendita più che di servizio.
Le nostre autorità giustificavano la svendita delle privatizzazioni dicendo che si doveva “risanare il bilancio pubblico”, ma non specificavano che si trattava di pagare altro denaro alle banche, in cambio di banconote che valevano come la carta straccia. A guadagnare sarebbero state soltanto le banche e i pochi imprenditori già ricchi (Benetton, Tronchetti Provera, Pirelli, Colaninno, Gnutti e pochi altri).
Si diceva che le privatizzazioni avrebbero migliorato la gestione delle aziende, ma in realtà, in tutti i casi, si sono verificati disastri di vario genere, e il rimedio è stato pagato dai cittadini italiani.
Le nostre aziende sono state svendute ad imprenditori che quasi sempre agivano per conto dell’élite finanziaria, da cui ricevevano le somme per l’acquisto. La privatizzazione della Telecom avvenne nell’ottobre del 1997. Fu venduta a 11,82 miliardi di euro, ma alla fine si incassarono soltanto 7,5 miliardi.
La società fu rilevata da un gruppo di imprenditori e banche., e al Ministero del Tesoro rimase una quota del 3,5%.
Il piano per il controllo di Telecom aveva la regia nascosta della Merril Lynch, del Gruppo Bancario americano Donaldson Lufkin & Jenrette e della Chase Manhattan Bank.
Dopo dieci anni dalla privatizzazione della Telecom, il bilancio era disastroso sotto tutti i punti di vista: oltre 20.000 persone sono state licenziate, i titoli azionari hanno fatto perdere molto denaro ai risparmiatori, i costi per gli utenti sono aumentati e la società è in perdita.
La privatizzazione, oltre che un saccheggio, veniva ad essere anche un modo per truffare i piccoli azionisti.
La Telecom , come molte altre società, ha posto la sua sede in paesi esteri, per non pagare le tasse allo Stato italiano.
Oltre a perdere le aziende, gli italiani sono stati privati anche degli introiti fiscali di quelle aziende. La Bell, società che controllava la Telecom Italia, aveva sede in Lussemburgo, e aveva all’interno società con sede alle isole Cayman, che, com’è noto, sono un paradiso fiscale.
Mettere un’azienda importante come quella telefonica in mani private significa anche non tutelare la privacy dei cittadini, che infatti è stata più volte calpestata, com’è emerso negli ultimi anni.
Anche per le altre privatizzazioni, Autostrade, Poste Italiane, Trenitalia ecc., si sono verificate le medesime devastazioni: licenziamenti, truffe a danno dei risparmiatori, degrado del servizio, spreco di denaro pubblico, cattiva amministrazione e problemi di vario genere.
La famiglia Benetton è diventata azionista di maggioranza delle Autostrade. Il contratto di privatizzazione delle Autostrade dava vantaggi soltanto agli acquirenti, facendo rimanere l’onere della manutenzione sulle spalle dei contribuenti..
Nonostante i disastri delle privatizzazioni, le nostre autorità governative sono disposte ad utilizzare denaro pubblico per riparare ai danni causati dai privati.
Dietro tutto questo c’era l’élite economico finanziaria (Morgan, Schiff, Harriman, Kahn, Warburg, Rockfeller, Rothschild ecc.) che ha agito preparando un progetto di devastazione dell’economia italiana, e lo ha attuato valendosi di politici, di finanzieri e di imprenditori.
Nascondersi è facile in un sistema in cui le banche o le società possono assumere il controllo di altre società o banche. Esemplare il caso Parmalat e Cirio.
Queste aziende hanno truffato i risparmiatori vendendo obbligazioni societarie con un alto margine di rischio. La Parmalat emise bonds per un valore di 7 miliardi di euro, e allo stesso tempo attuò operazioni finanziarie speculative, e si indebitò. Per non far scendere il valore delle azioni (e per venderne altre) truccava i bilanci.
Le banche nazionali e internazionali sostenevano la situazione perché per loro vantaggiosa, e l’agenzia di rating, Standard & Poor’s, si è decisa a declassare la Parmalat soltanto quando la truffa era ormai nota a tutti.
Alla fine, questi complici della truffa non han pagato praticamente nulla,con tanti saluti alla giustizia italiana
Grazie alle privatizzazioni, un gruppo ristretto di ricchi italiani ha acquisito somme enormi, e ha permesso all’élite economico-finanziaria anglo-americana di esercitare un pesante controllo, sui cittadini, sulla politica e sul paese intero.
Agli italiani venne dato il contentino di “Mani Pulite”, che si risolse con numerose assoluzioni e qualche condanna a pochi anni di carcere.Un polverone che è servito solo a consentire il saccheggio e a rimuovere un sistema politico che lo ostacolava o comunque non in linea con i desiderata angloamericani.
Il nostro paese è oggi controllato realmente da un gruppo di persone, che impongono, attraverso istituti propagandati come “autorevoli” (Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea), di privatizzare quello che ancora rimane e di attuare politiche non convenienti alla popolazione italiana. I nostri governi operano nell’interesse di questa élite, e non in quello del paese.
Questo,a grandi linee, è quanto veramente successo in quel 1992 che ha cambiato in peggio tutta la storia italiana.Il resto sono solo chiacchiere di stampa e politica,entrambe asservite,buone solo per la credulità del parco buoi,quello che in fondo paga sempre per tutti.
Uno dei pochi articoli di giornale di quell’anno che parla del convegno sul Britannia,lo presenta ovviamente quasi come un convegno istruttivo o stage per giovani managers!!!.
(3 giugno 1992 -http://archiviostorico.corriere.it/1992/giugno/03/Inglesi_cattedra_privatizzazioni_fate_come_co_0_92060319034.shtml
A distanza di tempo,stessa cosa per il Club Bilderberg.
—
[2]
data blog 22-12-2011
Signoraggio
http://it.wikipedia.org/wiki/Titolo_di_StatoSui meccanismi di asta dei titoli:
http://www.borsaedintorni.it/finanza/i-titoli-di-stato/Commento:Premesso che la disciplina sulla emissione della moneta si è evoluta nel tempo e quindi non ha senso fare un discorso in generale se non si premette a quale periodo storico ci si sta riferendo, dobbiamo rilevare che vi è una grande confusione sui termini accompaganti alla emissione della moneta.Si deve infatti intendere con “signoraggio” tutti i diritti corrisposti economicamente associati alla procedure di emettere nuova moneta.Nel caso di coniazione di monete d’oro al tempo dell’impero romano era la sottrazione di metallo trattenuto per ogni moneta coniata.La razio era coprire le spese di intermediazione nella coniazione.Successivamente altre spese sono state aggiunte e destinate in parte allo stato che aveva sovranità monetaria, in parte a chi operava alla parte fattuale della emissione di moneta.A quanto ammonta -oggi- il diritto di signoraggio -quantitativamente- sulle monete la cui emissione è in capo alle banche nazionali?A quanto ammonta -oggi- il diritto di signoraggio -quantitativamente- sulla carta/moneta la emissione è in capo alle banca centrale europea BCE?http://www.bancaditalia.it/bancomonete/signoraggio
Signoraggio
Per signoraggio viene comunemente inteso l’insieme dei redditi derivanti dall’emissione di moneta.
Con riferimento all’euro il reddito da signoraggio generato dall’emissione della moneta è definito come reddito originato dagli attivi detenuti in contropartita delle banconote in circolazione e viene ricompreso nel calcolo del reddito monetario che, secondo l’articolo 32.1 dello Statuto del SEBC, è “Il reddito ottenuto dalle Banche Centrali Nazionali nell’esercizio delle funzioni di politica monetaria del Sistema Europeo delle Banche Centrali”.
Per approfondimenti consultare la seguente normativa relativa alla distribuzione del reddito monetario delle Banche Centrali Nazionali degli Stati membri partecipanti.
Decisione della BCE del 6 dicembre 2001 pdf 144 kB
Decisione della BCE del 18 dicembre 2003 pdf 123 kB
Decisione della BCE del 17 novembre 2005 pdf 40 kB
Decisione della BCE del 19 maggio 2006 pdf 50 kB
La giurisprudenza
All’esito di azioni giudiziali intraprese nei confronti della Banca d’Italia, volte a rivendicare la proprietà collettiva dell’euro e il relativo reddito da signoraggio, la Corte Suprema di Cassazione, con sentenza delle sezioni unite n. 16751 depositata il 21 luglio 2006, ha stabilito che sussiste difetto assoluto di giurisdizione in ordine a simili pretese in quanto “al giudice non compete sindacare il modo in cui lo Stato esplica le proprie funzioni sovrane, tra le quali sono indiscutibilmente comprese quelle di politica monetaria, di adesione a trattati internazionali e di partecipazione ad organismi sopranazionali”.
Per saperne di più si veda:
Sentenza Cassazione pdf 59 kB
Comunicazione della Banca d’Italia pdf 19 kB
Commento:
Quindi per quanto documentato la quantificazione è una variabile dipendente dall’accesso a documenti pure citati, ma comunque una aliquota la cui razio è il recupero delle spese di emissione.
Ma va ribadito che la tesi per cui le difficoltà monetarie siano addebitabili al signoraggio sono errate.
Infatti il signoraggio è una azione di recupero dei costi di emessioni che incide in maniera trascurabile sul debito degli stati, detto debito pubblico.
Come si genera -allora- il debito pubblico?
Il debito pubblico si genera per la modalità di emissione detta “moneta a debito”.
Sia gli stati, ma recendemente anche i comuni possono chiedere di mettere all’asta dei titoli che affermano che lo stato o l’ente comunale restituirà il denaro corrisposto per pagare il titolo (BOT, BOC, etc) più interessi.
E’ principalmente tale modalità che dovrebbe essere oggetto di studio.
—
[1]
data blog 22-12-2011:
debito pubblico degli stati/debito sovrano on
cit: Esiste ormai in Europa una corrente di pensiero (vedi il libro “Les dettes illégitimes” di François Chesnais) che arriva addirittura a proporre il non rimborso del debito a certe condizioni. “L’ingiunzione di pagare il debito – spiega Chesnais – si basa implicitamente su questa idea che il denaro, frutto del risparmio pazientemente accumulato con il duro lavoro, sia stato effettivamente prestato. Questo può essere il caso per i risparmi delle famiglie o dei fondi del sistema di pensione per capitalizzazione. Non è il caso delle banche e degli hedge funds. Quando questi “prestano” agli Stati, comprando buoni del Tesoro aggiudicati dal Ministero delle Finanze, lo fanno con somme fittizie, la cui messa a disposizione si basa su una rete di relazioni e di transazioni interbancarie”. Un esempio di non pagamento del debito, con ri-negoziazione con i creditori, spiega ancora l’economista francese, è quanto realizzato nel 2007 dal presidente dell’Ecuador, Rafael Correa che ha realizzato un audit pubblico quantificando il debito detenuto da società di speculazione internazionale o dai banchieri nordamericani i quali sono stati costretti a negoziare con il governo ecuadoregno. Cose da terzo mondo, si dirà, ma la Grecia non ha dimostrato che la situazione in Europa può essere analoga e che quindi il problema non può essere eluso? Anche perché come si può pensare davvero di rientrare da un debito del 120% per Pil senza annientare il nostro Paese?
****************************************************************
Il caso Islanda:
http://it.wikipedia.org/wiki/Islanda
La crisi del 2008 L’inizio della crisi ha la propria genesi, in realtà, nei primi mesi del 2006[16], quando si ebbero i primi casi di insolvenza delle tre banche principali dell’isola: la Glitnir, la Kaupþing, la Landsbanki. La situazione andò via via peggiorando nel corso dell’anno seguente, per poi precipitare a ottobre del 2008 quando l’intera isola venne travolta dai crolli sulle borse mondiali seguite alla crisi americana dei mutui subprime. Nel corso dei dieci anni precedenti, l’economia islandese era cresciuta ad un ritmo attorno al 6% annuo, ragguardevole se si considera che si trattava di uno dei paesi con il reddito pro-capite più alto del mondo. L’Europa nello stesso periodo era cresciuta ad un ritmo ancorato al 2%. Ad aggravare la situazione, c’era il fatto che la krona era una valuta fluttuante, esposta all’influenza dei mercati mondiali. I tassi di interesse erano piuttosto alti: 5-6%, contro il 2-4% dell’area euro-USA, e soprattutto lo 0-1% del Giappone. La situazione incoraggiava l’afflusso di denaro dal mercato globale per finanziare debito pubblico, azioni e obbligazioni islandesi. In particolare risultava conveniente a fini speculativi contrarre prestiti, ad esempio, in Giappone e reinvestirli in Islanda (carry trade). Per arginare il fenomeno, la banca centrale alzò i tassi di interesse. Tale iniziativa, in teoria, avrebbe dovuto scoraggiare il ricorso all’indebitamento da parte degli islandesi (dal momento che alzare i tassi e quindi il costo del denaro vuol dire in pratica rendere meno vantaggioso l’acquisto di titoli pubblici a tasso fisso ma rendere più appetibili strumenti finanziari a tasso variabile e i depositi sui conti correnti), ma ebbe l’effetto contrario a causa dei ridotti volumi in questione (ridotti con riferimento all’economia mondiale, giganteschi rispetto alla piccolissima economia dell’isola). Si innescò, così, un circolo vizioso: più i tassi salivano, più i titoli di debito diventavano appetibili e attiravano capitali, il che spingeva i tassi sempre più in alto, e così via. Nel giro di qualche anno i tassi di sconto, da cui dipendono in particolare gli interessi sui Buoni del Tesoro, raddoppiarono e poi triplicarono fino a sfiorare il 15%. Nel frattempo le tre minuscole banche islandesi si riempirono di denaro straniero, che utilizzarono in acquisizioni all’estero, specialmente in Svezia, Norvegia, Danimarca. Lo stesso fecero gli imprenditori islandesi acquistando quote in aziende di tutto il mondo. Il ricorso al credito fu ingente anche da parte dei lavoratori, che vedevano i propri salari crescere allo stesso ritmo. D’altra parte, nel peggiore dei casi, investire in Islanda rendeva invariabilmente percentuali a due zeri, come ad esempio nel mercato degli immobili, i cui prezzi erano più che raddoppiati. A gennaio 2006, l’agenzia di rating Fitch espresse perplessità sul fatto che un indebitamento di tali proporzioni fosse sostenibile da parte di un paese di 300.000 abitanti. Si parlava infatti di debiti esteri per diversi miliardi di dollari, cioè di cifre confrontabili con l’intero PIL (pari a una decina di miliardi). La sfiducia sui mercati internazionali derivante dall’abbassamento del rating causò una mancata sottoscrizione di un’obbligazione a cinque anni emessa dalla banca Kauphting, che stava scadendo: della nuova emissione, pari a 1250 milioni di dollari, le richieste si fermano a 600 milioni. La banca restò dunque scoperta per 625 milioni, e fu l’inizio di una crisi inarrestabile, con le caratteristiche code agli sportelli delle banche. Anche il deficit dello stato viaggiava a due cifre (> 20%) e nel corso degli anni aveva portato ad un debito pubblico pari a quattro-cinque volte il PIL. Nell’ottobre del 2008, dopo ripetute iniezioni di liquidità da parte di diversi paesi che non hanno portato significativi miglioramenti, l’Islanda viene travolta dalla crisi dei mercati valutari americani e si dichiara sull’orlo del fallimento.[17][18] Il 7 ottobre 2008 la Russia propone un prestito di oltre 4 miliardi di euro all’Islanda[19]. Il 20 ottobre 2008 vede la luce un piano alternativo al prestito russo, stavolta pilotato dal Fondo Monetario Internazionale, in cui si prevede un prestito diretto di un miliardo di dollari, e di altri cinque miliardi forniti attraverso le banche centrali scandinave e giapponese[20]. Durante tutto il 2009 la situazione si va marginalmente stabilizzando, ma le finanze del paese continuano a versare in situazione drammatica: a luglio 2009 è solo con un prestito di 2 miliardi di euro da parte del Fondo Monetario Internazionale che viene scongiurata l’ennesima imminente bancarotta[21]. Le tre banche del Paese – Landsbanki, Glitnir e Kaupthing – operano con un’esposizione di 11 volte il PIL islandese, chiaramente impossibile da rimborsare per gli istituti e per lo Stato. L’esposizione riguarda in gran parte depositi raccolti dalle filiali estere, di correntisti del Regno Unito (320.000 persone) e dell’Olanda[22].
VVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV
Un movimento di opinione ha raccolto le firme per bloccare il rimborso dei correntisti esteri con le tasse degli islandesi e il Presidente Olafur Ragnar Grimsson ha bloccato un disegno di legge che prevedeva il rimborso di 3.4 miliardi di euro a correntisti del Regno Unito. Nel marzo del 2010 si è tenuto un referendum a tal proposito e il 93% degli islandesi si è opposta alla legge di rimborso.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell’esecutivo. L’Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l’Islanda.
****************************************************************
Il caso Ungheria:
****************************************************************
Il caso USA:Una truffa da 16 mila miliardi di dollari!
cit: L’attenzione dell’opinione pubblica internazionale è concentrata sull’accordo autolesionista firmato tra Barack Obama e il Congresso mediante il quale il presidente s’impegna ad attuare un duro programma di aggiustamento fiscale, centrato sul taglio delle spese sociali (sanità, educazione, alimentazione) e infrastrutturali per 2.500 miliardi di dollari ma preservando, come esige il Tea Party, il livello attuale della spesa militare e la sua eventuale espansione. In cambio, la Casa Bianca ha ricevuto l’autorizzazione per elevare l’indebitamento degli Stati Uniti fino a 16.400 miliardi di dollari (ndr: totali), cifra superiore di circa duemila miliardi al PIL di questo Paese. Con questo si spera -confidando nella “magia dei mercati”- di superare la crisi del debito pubblico e riattivare la depressa economia nordamericana. Questa ricetta è stata già applicata a ferro e fuoco in America Latina e non ha funzionato; e nemmeno nella sconvolta Europa di questi giorni. Con questo accordo l’unica certezza sarà l’aggravamento della crisi e, di conseguenza, l’accentuazione dell’aggressività nordamericana sullo scenario mondiale. “Socialismo” per i ricchi, mercato per i poveri Il dibattito sul possibile default USA ha completamente oscurato uno scandalo finanziario di proporzioni inedite:
vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv
vvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv
Il 21 luglio scorso (ndr: 2011) è stato reso noto il risultato dell’audit integrale realizzato dall’Ufficio Governativo per la Rendicontazione (Government Accountability Office, GAO la sua sigla in inglese) sulla Riserva Federale (Fed), la banca centrale degli Stati Uniti, il primo che viene effettuato su questa istituzione da quando è stata creata nel 1913 (1). I risultati sono stupefacenti: in un periodo di poco più di due anni e mezzo, tra il 1º Dicembre del 2007 e il 21 luglio del 2010, la Fed ha concesso prestiti segreti a grandi corporazioni e imprese del settore finanziario per un valore di 16mila miliardi di dollari, una cifra maggiore del PIL degli Stati Uniti che nell’anno 2010 è stato di 14.500 miliardi di dollari e più alta della somma dei bilanci del governo federale degli ultimi quattro anni.
http://it.wikipedia.org/wiki/Federal_Reserve_System
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^Non solo questo: l’audit ha rivelato anche che 659 milioni di dollari sono stati regalati ad alcune delle istituzioni finanziarie beneficiate arbitrariamente da questo programma perché amministrassero il multimilionario salvataggio delle banche e corporazioni predisposto come meccanismo di “uscita” della nuova crisi generale del capitalismo. Di questo gigantesco totale circa 3mila miliardi sono stati destinati a soccorrere grandi imprese ed entità finanziarie in Europa e Asia. Il resto è stato orientato al salvataggio di corporazioni statunitensi, guidate dalla Citibank, la Morgan Stanley, Merrill Lynch e la Bank of America, tra le più importanti. Tutto questo mentre la crisi aggravava a livelli senza precedenti la disuguaglianza economica nella popolazione statunitense affondando sempre più ampi settori sociali nella povertà e la vulnerabilità sociale. Naturalmente, questa informazione si è guadagnata appena uno spazio completamente marginale sulla stampa finanziaria, sia quella internazionale che quella nordamericana, o sui grandi mezzi di comunicazione degli Stati Uniti. Sono notizie che, come ricorda Noam Chomsky, non devono essere apprese dal grande pubblico. Le sorprendenti rivelazioni di questa relazione dovrebbero dare avvio a una discussione su vari temi di grande importanza. Uno, la distribuzione estremamente disuguale degli sforzi richiesti per affrontare la crisi. Finora questi sono stati sostenuti dai lavoratori, mentre le grandi fortune personali o corporative così come i fenomenali guadagni dei più ricchi sono stati beneficiati con le riduzioni delle tasse e i salvataggi multimilionari decisi da George W. Bush e ratificati da Barack Obama nel recente accordo. Due, sugli inesistenti -o sommamente deboli e inefficaci- meccanismi di audit e controllo democratico sulle politiche e decisioni di un’istituzione cruciale per l’economia nordamericana e il welfare della sua popolazione come la Fed.. Tre, sulla discutibile compatibilità esistente tra un’ordine che si autoproclama democratico e lo statuto giuridico e istituzionale della Fed come entità autonoma che non ha l’obbligo di rendere conto di fronte ad alcuna istanza di controllo democratico. In relazione a quest’ultimo punto la Fed ha manifestato la sua predisposizione a “considerare molto seriamente” le raccomandazioni del GAO, ma non essendo un’istituzione governativa non può essere forzata ad accettarle. Nonostante il suo carattere privato il Presidente (Chairman) della Fed e i sette membri del suo direttivo sono designati dal Presidente degli Stati Uniti e soggetti alla loro successiva conferma da parte del Senato. Ma contrariamente a quello che pensa la stragrande maggioranza della popolazione nordamericana la Fed non è un’agenzia del governo federale ma una corporazione privata. In termini politici è il partito del capitale finanziario. La sua autonomia è così ampia che non si uscirebbe di un millimetro dalla legalità se le sue autorità decidessero di disattendere le raccomandazioni del GAO o ribellarsi apertamente contro di esse. Non esiste, per la Fed, l’obbligo democratico di rendere conto alla comunità ed essendo in soggetto di diritto privato non deve rispettare neanche quanto dispone la Legge sulla Libertà d’Informazione, la cui giurisdizione si comprende solo le istituzioni pubbliche. Situazione aberrante: una cifra equivalente al totale del debito statunitense che ha messo gli Stati Uniti sull’orlo del default è stata sborsata in salvataggi fraudolenti, segreti e molto convenienti per i prestatori e dannosi per il contribuente, con il cui denaro una banca centrale “indipendente” come la Fed ha finanziato tutta questa operazione. C’è da chiedersi: indipendente da chi? Cospirazione del silenzio? Lo scandalo rivelato dall’audit non ha avuto quasi nessuna ripercussione negli Stati Uniti. Il “Chairman” della Fed, Ben Bernanke, ha fatto orecchie da mercante e ha dichiarato che in momenti in cui si temeva un default di questo Paese l’importante era preservare la credibilità della Fed e del sistema monetario statunitense. Nonostante il GAO sia un organismo di appoggio ai lavori del Congresso le reazioni dei deputati e dei senatori di fronte alla divulgazione della relazione sono state del più assoluto e immorale silenzio. Per quanto siamo riusciti a saperne una delle pochissime voci dissonanti è stata quella del senatore Bernie Sanders, dello Stato del Vermont. Sanders è una mosca bianca non solo nel Congresso ma nella politica statunitense: è un politico che si dichiara socialista e che è stato eletto come candidato indipendente in alleanza con il partito democratico, l’unico modo di superare l’asfissiante bipartitismo imperante negli Stati Uniti. Eletto come senatore nel 2007 con il 65 % dei voti, un alluvione elettorale molto poco frequente nella politica di questo Paese, è stato sostenuto da diversi movimenti sociali e piccole organizzazioni politiche del Vermont. Sanders ha reagito con durezza quando è stata resa pubblica la relazione.(2) Riportiamo qui sotto alcuni dei paragrafi più rilevanti della dichiarazione emessa dal suo ufficio stampa, che praticamente non è stata diffusa da nessun media degli Stati Uniti, e che dice quanto segue: 21 luglio 2011. “Il primo audit integrale della Riserva Federale ha scoperto nuovi sorprendenti dettagli su come gli Stati Uniti hanno elargito la sciocchezza di 16mila miliardi in prestiti segreti per salvare banche e imprese statunitensi e straniere durante la peggior crisi economica dopo la Grande Depressione”. Un emendamento proposto dal Senatore Bernie Sanders alla legge di riforma di Wall Street -approvata esattamente un anno fa questa settimana- aveva ordinato all’Ufficio Governativo per la Rendicontazione (Government Accountability Office) di realizzare questo esame. “Come risultato di questo audit ora sappiamo che la Reserva Federal ha somministrato più di 16mila miliardi di dollari in assistenza finanziaria totale ad alcune delle più grandi corporazioni e istituzioni finanziarie negli Stati Uniti e nel resto del mondo”, ha detto Sanders. “Questo è un chiarissimo caso di socialismo per i ricchi e puro individualismo tipo ‘si salvi chi può’ per gli altri.” [Chiarimento: la Government Accountability Office (GAO) è un’agenzia indipendente e non di partito che lavora per il Congresso degli Stati Uniti. La missione del GAO è quella di investigare sul modo in cui il governo federale dispone dei dollari dei contribuenti. Il capo del GAO è il Controllore Generale degli Stati Uniti, ed è designato per un periodo di 15 anni dal Presidente sulla base di una lista di candidati predisposta dal Congresso. Il capo attuale del GAO è Gene L. Dodaro, che era stato nominato dal Presidente Barack Obama nel settembre 2010 e prorogato in carica nel dicembre dello stesso anno dopo essere stato confermato al suo posto dal Senato. (Nota di A. Boron)] Tra le altre cose l’audit ha stabilito che la Riserva Federale “è priva di un sistema sufficientemente valido per trattare casi di conflitti d’interesse, nonostante esistano seri rischi di abusi in questo senso. in pratica secondo questo audit la Riserva Federale si è astenuta dal dichiarare conflitti d’interesse favorendo dipendenti e contrattisti privati in modo che potessero mantenere i loro investimenti nelle stesse corporazioni e istituzioni finanziarie che ricevevano prestiti d’emergenza.” “Per esempio, il Direttore esecutivo della JP Morgan Chase svolgeva funzioni nel Direttivo della Riserva Federale di New York mentre la sua banca riceveva più di 390 miliardi di dollari in aiuti finanziari da parte della Riserva Federale. Inoltre la JP Morgan Chase agiva come una delle banche di compensazione per i programmi di prestiti d’emergenza della Fed.” “Un’altra scoperta inquietante del GAO è quella relativa al 19 settembre del 2008 quando il signor William Dudley, presidente della Riserva Federale di New York, ha ricevuto una deroga per permettergli di conservare i suoi investimenti nella AIG (American International Group, un leader mondiale in campo assicurativo) e GE (General Electric) mentre queste compagnie ricevevano fondi di salvataggio.. Una ragione per cui la Fed non ha obbligato Dudley a vendere le sue azioni, secondo l’audit, è stato perché questo avrebbe potuto dare l’immagine di un conflitto d’interessi”. “L’indagine ha rivelato anche come la Fed esternalizzava a contrattisti privati come JP Morgan Chase, Morgan Stanley e Wells Fargo la maggioranza dei suoi programmi di prestiti di emergenza. Queste stesse imprese ricevevano anch’esse migliaia di miliardi di dollari della Fed per prestiti concessi a tassi d’interesse vicini allo zero.” I principali beneficiari di questi prestiti –concessi tra il 1º dicembre 2007 e il 21 luglio 2010- sono i seguenti:Citigroup: $2.500.000.000.000
Morgan Stanley: $2.040.000.000.000
Merrill Lynch: $1.949.000.000.000
Bank of America: $1.344.000.000.000
Barclays PLC (United Kingdom): $868.000.000.000
Bear Sterns: $853.000.000.000 Goldman Sachs: $814.000.000.000
Royal Bank of Scotland (UK): $541.000.000.000
JP Morgan Chase: $391.000.000.000
Deutsche Bank (Germany): $354.000.000.000
UBS (Switzerland): $287.000.000.000 Credit Suisse (Switzerland): $262.000.000.000
Lehman Brothers: $183.000.000.000
Bank of Scotland (United Kingdom): $181.000.000.000
BNP Paribas (France): $175.000.000.000 Wells Fargo & Co.: $159.000.000.000
Dexia SA (Belgium): $159.000.000.000 Wachovia Corporation: $142.000.000.000
Dresdner Bank AG (Germany): $135.000.000.000
Societe Generale SA (France): $124.000.000.000
Tutti gli altri $ 2.639.000.000.000
Totale: $ 16.115.000.000.000 (1)
(1) La versione completa della relazione della GAO può essere consultata in:
(vedi pag 131)
http://www.gao.gov/new.items/d11696.pdf
Fonte : http://alainet.org/active/48439,
ripubblicato in www.rebelion.org
Traduzione Andrea Grillo
debito pubblico degli stati/debito sovrano off
—
dal link seguente: (il più grande crimine su facebook, sez. docs)
http://www.facebook.com/groups/ipgcadmin/doc/342072595811541/
cit
http://www.facebook.com/groups/ipgcadmin/doc/342072595811541/
- ultimo aggiornamento: 12-05-2012 ore 18:30
-
Documentazione sui temi economici
Terminologia e definizioni:
http://www.simone.it/newdiz/newdiz.php?action=view&index=O&dizionario=6
http://it.mimi.hu/economia/index_economia.html
http://www.bankpedia.org/index.php/it/
http://www.ricalcoli.it/ita/glossario.asp
Testi e lezioni di economia:
http://www.criticamente.com/economia/economia_politica/ECONOMIA_POLITICA.htm
http://growthgroup3.ec.unipi.it/mastromatteo%20minsky30.01.08.pdf
http://www.icfas.it/store/346_Seminario_La_Behavioral_Finance.pdf
http://www.imf.org/external/np/sta/bop/bopman.pdf
http://www.criticamarxista.net/articoli/3,4_2010bellofiore_halevi.pdf
http://www.cobraf.com/blog/?idr=296380
http://www.eumed.net/economistas/index.htm
http://www.eumed.net/libros/index.htm
http://www.marxists.org/reference/subject/economics/
http://www.marxists.org/reference/subject/economics/keynes/general-theory/
http://keynesblog.wordpress.com/uscire-dalla-crisi-con-keynes/
http://www.isc-studyofcapitalism.org/jmla/index.php?lang=it
http://demonstrations.wolfram.com/topic.html?topic=Macroeconomics&limit=20
http://wwwdata.unibg.it/dati/corsi/6481/44990-Circuito%20(3).pdf
http://www.puntorosso.it/images/allegati/IntroduzioneMazzettiSeminarioPR.pdf
http://www.sharing-search-engine.com/fr/crisi%20finanziarie-doc-2.html
http://fenzi.dssg.unifi.it/dip/materiali/2792/Le%20teorie%20dello%20sviluppo%20economico.pdf
http://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/bilanciadeipagamenti.htm
Testi base sulla MMT (inglese):
http://moslereconomics.com/mandatory-readings/
http://neweconomicperspectives.blogspot.com/p/modern-money-primer.html
http://www.epicoalition.org/papers_current.htm
http://mmtitalia.altervista.org/pagina-688191.html
http://bilbo.economicoutlook.net/blog/
http://e1.newcastle.edu.au/coffee/
http://www.debtdeflation.com/blogs/manifesto/
I siti dei relatori:
William K. Black
http://law.umkc.edu/faculty-staff/people/black-william.asp
Michael Hudson
http://cas.umkc.edu/econ/economics/faculty/Hudson/Hudsonmain.html
http://cas.umkc.edu/econ/economics/faculty/Hudson/HudsonCV.htm
Stephanie Bell-Kelton
http://www.cfeps.org/people/bellsa/
http://curb.kansas.gov/bio_kelton.htm
Marshall Auerback
http://www.epsusa.org/index.htm
http://neweconomicperspectives.blogspot.com/search/label/Marshall%20Auerback
Alain Parguez
http://www.neties.com/parguez.htm
MMT in Italia
http://tempesta-perfetta.blogspot.it/search/label/Modern%20Money%20Theory%20%28MMT%29
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/homems.jsp?id=340
http://www.rivieraoggi.it/tag/modern-money-theory/
Canali YouTube Summit Rimini
http://YouTube.com/user/DemocraziaMMT/videos
http://YouTube.com/user/SpAvsApS/videos
http://YouTube.com/user/lallemath/video
http://YouTube.com/user/ponzanoinfo/videos
http://YouTube.com/user/lolandesevolante2/videos
http://www.youtube.com/user/kjr63/videos?query=mmt (audio in inglese)
Altri links:
http://modernmoney.wordpress.com/index/
http://informare.over-blog.it/article-il-miracolo-economico-nazionalsocialista-95206653.html
http://www.google.it/publicdata/directory?hl=it&dl=it
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=8911
http://www.linkiesta.it/blogs/le-cosmiconomiche/confusione-eurolandia-parte-i
http://pensatoio.ilcannocchiale.it/?TAG=Hyman%20Minsky
http://wwwdata.unibg.it/dati/bacheca/348/28153.pdf
http://krugman.blogs.nytimes.com/
http://www.levyinstitute.org/publications/
http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/pgawronski/
http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/vgiacche/
http://goofynomics.blogspot.com/
http://www.criticamarxista.net/articoli/1_2008bellofiore.pdf
http://www.criticamarxista.net/articoli/2_2003bellofiore.pdf
http://debunkingeconomics.com/lectures/
http://www.centerforeconomicstability.com.au/
http://www.debtdeflation.com/blogs/
http://www.rivoluzioneeconomica.com/
http://www.economywatch.com/economy-business-and-finance-news/
http://hpronline.org/harvard/an-open-letter-to-greg-mankiw/
http://www.multiplier-effect.org/
http://en.wikipedia.org/wiki/Keynesian_economics
http://en.wikipedia.org/wiki/Category:Economists_by_school_of_thought
http://keynesblog.wordpress.com
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/homems.jsp?id=340
http://www.bard.edu/library/archive/minsky/
http://ilcorrosivo.blogspot.it/2012/04/stiamo-ammazzando-le-nostre-nonne.html
http://www.slideshare.net/MitchGreen/
http://www.slideshare.net/PayamSharifi/
http://www.schalkenbach.org/michael-hudson/LOST-TRADITION.pdf
http://www.postkeynesian.net/index.html
http://www.youtube.com/user/EconStories?feature=watch
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Montinomics-12343
Eurocrisi:
http://goofynomics.blogspot.com/2011/12/euro-una-catastrofe-annunciata.html
http://ideas.repec.org/p/euf/ecopap/0395.html
http://vocidallestero.blogspot.com/2012/01/la-bce-e-impegnata-in-un-massiccio-qe.html
http://www.gustavopiga.it/2011/ecco-lunico-draft-sul-fiscal-compact-che-girava-sulla-rete/
http://www.polisblog.it/post/13001/il-patto-fiscale-europeo-testo-integrale-tradotto-2
http://www.libreidee.org/2012/02/debito-sovrano-e-moneta-alternativa-a-lezione-dai-nazisti/
http://sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/La-Germania-problema-d-Europa-12469
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/capitali/Buoni-eccezionali-del-tesoro-12093
http://mobile.ilsole24ore.com/sole24orem/post/99?pagina=2&url=Aabi5jSE
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=22.0.1043689543&chId=30#U2201043689543HbD
http://www.antoniomartino.org/2012/01/siamo-alla-fine.html
http://www.zerohedge.com/news/soros-europe-iceberg-dead-ahead
http://www.economist.com/node/21552250
http://web.mclink.it/MC1166/euro/lepen.html
http://www.lindipendenza.com/come-si-annientano-i-sistemi-democratici/
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/L-euro-e-salvo.-Almeno-per-qualche-giorno-11766
http://goofynomics.blogspot.it/2012/05/piu-europa-e-meno-spagna-o-no.html
Storia del debito pubblico italiano:
http://www.youtube.com/watch?v=lrtTcJ9SEHs
http://www.umanista.info/spip.php?article1
Forum:
http://economiaepotere.forumfree.it/
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2011/12/modern-money-theory.html
Social networking:
Libri:
John Maynard Keynes, Terenzio Cozzi (a cura di), Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta, Torino, UTET, 2006. ISBN 88-02-07355-4
John Maynard Keynes, Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta, Torino, UTET, 1971.
Alvin Hansen, Antonio Maria Fusco (a cura di), Guida allo studio di Keynes, Napoli, Giannini, 1977. ISBN 88-7431-083-8
Joseph E. Stiglitz, I ruggenti anni Novanta, Torino, Einaudi. ISBN 88-06-17651-X
Hyman P. Minsky, Keynes e l’instabilità del capitalismo, Bollati Boringhieri 2009, titolo originale: John Mainard Keynes, Mc Graw-Hill, 2008.
Enrico Adinolfi, Rivoluzione Economica – Il cambiamento è possibile, Photocity Edizioni Edizioni 2011. ISBN 978-88-6682-083-3.
Domenico De Simone, Un milione al mese a tutti: subito!, Domenico de Simone, 1999, PDF free su http://goo.gl/fQgSr
Domenico De Simone, Un’altra moneta, Domenico de Simone, 2003, PDF free su http://goo.gl/dLn0c
Domenico De Simone, Dove andrà a finire l’economia dei ricchi? Ovvero da Crasso a Bill Gates, Domenico de Simone, PDF su http://goo.gl/4SlTu
Abba P. Lerner, The Economics of Control, MacMillan Co., 1946 su http://203.200.22.249:8080/jspui/bitstream/123456789/1052/1/The_Economics_of_control.pdf
Abba P. Lerner, The Functional Finance and the Federal debt su http://www.scribd.com/doc/29435145/Functional-Finance
Giovanni Mazzetti – Scarsità e Redistribuzione del lavoro, Dedalo, Bari, 1986 su http://books.google.it/books?id=Rmczpp_wYHAC&pg=PA28&lpg=PA28&dq=kalecki+redistribuzione&source=bl&ots=GkiXXVFSff&sig=GDo5oH6S9i0CpM4ybu6IrF5fNiA&hl=en&sa=X&ei=_AxsT8mLL8zT4QTY6qGDBg&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false
AA.VV. KALECKI E L’ECONOMIA DELLA PIENA OCCUPAZIONE, Appunti di un corso su http://www.criticamente.com/economia/economia_politica/AAVV_-_Corso_FLM_-_Kalecki_e_l_economia_della_piena_occupazione.htm
Andrea Terzi, Economia monetaria. Stock di moneta, flussi monetari, tassi d’interesse e saldi finanziari, EDUCatt, Milano 2012 (recensione http://www.cattolicanews.it/6361.html)
Michel J. Crozier – Samuel P. Huntington – Joji Watanuki, La crisi della democrazia, Franco Angeli Milano, 1975 su http://issuu.com/repazzo/docs/la.crisi.della.democrazia_raddrizzato_e_ricercabil/1
Polo Sylos Labini, La crisi italiana, Laterza, Bari, 1995 su http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/sylos_labini/la_crisi_italiana/pdf/sylos_labini_la_crisi_italiana.pdf
Qui di seguito riporto alcuni libri riguardanti il neoliberismo, i debiti dei paesi del Terzo Mondo e cultura economica in generale :
- Shock Economy – L’ascesa del capitalismo dei disastri – Naomi Klein;
- NOlogo – Naomi Klein;
- Sulla nostra pelle – Noam Chomsky;
- Debiti illegittimi e diritto all’insolvenza – François Chesnais
- Chi sono i padroni del mondo? 50 domande sul debito estero dei paesi poveri – Damien Millet, Eric Touissant;
- John Maynard Keynes – Come uscire dalla crisi;
- Understanding Modern Money – The Key to Full Employment and Price Stability, L. Randall Wray (in inglese);
- Capitalismo Tossico – Bertorello, Corradi;
- Economia monetaria. Stock di moneta, flussi monetari, tassi d’interesse e saldi finanziari – Andrea Terzi;
- Storia del camminare – Rebecca Solnit – Mondadori Bruno, 2002;
Dicono di noi: vedi documento http://www.facebook.com/groups/ipgcadmin/doc/368548393163961/
http://www.rivieraoggi.it/2012/01/26/135582/paolo-barnard-e-matto/
http://www.byoblu.com/post/2012/02/14/Il-Summit-MMT-di-Paolo-Barnard.aspx
http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-rivoluzione-che-viene-dagli-usa/
http://www.counterpunch.org/2012/02/27/our-very-own-oscar-night-in-rimini/
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9943
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9932
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9940
WORK IN PROGRESS…
-
Mi piace · Segui post · segnala · 28 minuti fa
-
-
-
Antonello ‘Martinez’ Gianfreda Grazie!20 gennaio alle ore 10.25 · Mi piace
-
Giovanni Greco De nada…20 gennaio alle ore 10.35 · Mi piace
-
Antonello ‘Martinez’ Gianfreda Le lezioni sono un pò datate…ma per me, che sono a digiuno, vanno bene.20 gennaio alle ore 10.36 · Mi piace
-
Emiliano Zat Galati sto notando che finalmente, e grazie alla rete, certi economisti eterodossi stiano ricevendo sempre più attenzione… Meno male!
Grazie per il link… metto in condivisione.20 gennaio alle ore 12.44 · Mi piace ·1
-
Giovanni Greco Fondamentale: http://www.criticamarxista.net/articoli/1_2008bellofiore.pdf26 gennaio alle ore 9.45 · Mi piace
-
Emiliano Zat Galati sempre di Bellofiore io avevo trovato questi video:
http://www.unibg.it/struttura/struttura.asp?cerca=rubrica&rubrica=1&persona=46&nome=Riccardo&cognome=Bellofiore&titolo=Prof.26 gennaio alle ore 9.47 · Mi piace ·1
-
Emiliano Zat Galati Grazie, ma è stato invitato al summit?26 gennaio alle ore 23.54 · Mi piace
-
Giovanni Greco Graditissime altre segnalazioni…26 gennaio alle ore 23.54 · Mi piace
-
Giovanni Greco Non lo so, Shirin Chehayed, Daniele Santolamazza eAntonello ‘Martinez’ Gianfreda potrebbero saperlo.26 gennaio alle ore 23.58 · Mi piace
-
Daniele Santolamazza stiamo facendo delle liste a riguardo, mandate la segnalazione via pma Nunzia Valerio 🙂27 gennaio alle ore 0.07 · Mi piace
-
Daniele Santolamazza no no, ha molti impegni, vai con il mess privato giovanni, grazie ^_^27 gennaio alle ore 0.30 · Mi piace
-
Emiliano Zat Galati Giovanni Greco hai scritto tu a nunzia o lo faccio io, per Bellofiore?27 gennaio alle ore 11.52 · Mi piace
-
Daniele Santolamazza sovrapponetevi pure, al massimo i messaggi in più li eliminiamo^^27 gennaio alle ore 11.55 · Mi piace
-
Daniele Santolamazza upp27 gennaio alle ore 13.26 · Mi piace
-
Daniele Santolamazza upp27 gennaio alle ore 19.24 · Mi piace
-
Giovanni Greco Emiliano Galati non ho scritto a Nunzia Valerio, fallo pure tu, grazie.27 gennaio alle ore 23.28 · Mi piace
-
Emiliano Zat Galati fatto.28 gennaio alle ore 2.44 · Mi piace ·
2
-
Rivoluzione Economica mi sono permesso di aggiornare il documento aggiungendo un saggio dello scorso anno “Enrico Adinolfi, Rivoluzione Economica – Il cambiamento è possibile, Photocity Edizioni Edizioni 2011. ISBN 978-88-6682-083-3.”. Non esprimo giudizi sul testo essendo io “leggermente” di parte 😉31 gennaio alle ore 11.01 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Benissimo, il documento è work-in-progress e da me pensato come condiviso: se qualcuno ritiene un link importante ed interessante lo può inserire nel documento oppure proporre qui nei commenti, incoraggio altri a fare altrettanto.31 gennaio alle ore 11.14 · Mi piace
-
Giovanni Greco Steve Keen’s Debtwatch Manifesto http://www.debtdeflation.com/blogs/manifesto/
è meritevole di traduzione, a mio avviso.3 febbraio alle ore 8.14 · Mi piace ·1
-
Giovanni Greco Aggiunto http://www.multiplier-effect.org/The latest chapter in the “why was the original stimulus so small?” story is a m…Visualizza altro9 febbraio alle ore 13.02 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto http://en.wikipedia.org/wiki/Keynesian_economics al fondo del quale sono presenti tre tabelle con le scuole macroeconomiche e i principali esponenti delle stesse. La versione inglese è più completa, inoltre la pagina può essere usata come jump station verso altre voci o altri siti; è raccomandabile comunque consultare altri link a tema per rettificare eventuali imprecisioni (P.S.: la MMT non è proprio menzionata…)
en.wikipedia.org
Behavioral · Cultural · EvolutionaryGrowth · Development · HistoryInternatio…Visualizza altro10 febbraio alle ore 7.45 · Mi piace ·1
-
Giovanni Greco Aggiunto http://en.wikipedia.org/wiki/Category:Economists_by_school_of_thought, vale sempre la regola di confrontare con altri siti…10 febbraio alle ore 8.02 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco RETTIFICA: Hudson, Kalecki, Lerner, Minsky sono inclusi nella categoria Post-Keynesian economists10 febbraio alle ore 8.17 · Mi piace ·
1
-
Michele Faccoli Porca trota. Devo nasconderlo alla mia ragazza fino a dopo gli esami e stesso vale per me.. senò non mi laureo più.10 febbraio alle ore 12.02 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Aggiunti:
http://www.libreidee.org/2012/02/debito-sovrano-e-moneta-alternativa-a-lezione-dai-nazisti/
http://sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/La-Germania-problema-d-Europa-12469
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/capitali/Buoni-eccezionali-del-tesoro-1209312 febbraio alle ore 13.05 · Mi piace ·1
-
Giovanni Greco Aggiunti due links in spagnolo dahttp://www.eumed.net/ Antonello ‘Martinez’ GianfredaEn este sitio web puede encontrar gratis y accesible libremente, el texto comple…Visualizza altro14 febbraio alle ore 9.09 · Mi piace ·
2
-
Giovanni Greco Aggiunto:
http://www.marxists.org/reference/subject/economics/keynes/general-theory/Written: 1935;Source: The General Theory of Employment, Interest and Money by Jo…Visualizza altro17 febbraio alle ore 12.38 · Mi piace ·1
-
Antonello ‘Martinez’ Gianfreda Mo manca solo la scansione in italiano!17 febbraio alle ore 12.39 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Aggiunto:
http://www.marxists.org/reference/subject/economics/17 febbraio alle ore 12.39 · Mi piace ·1
-
Giovanni Greco Aggiornata sezione “dicono di noi”.28 febbraio alle ore 11.33 · Mi piace
-
Giovanni Greco ”Dicono di noi” nel documentohttp://www.facebook.com/groups/ipgcadmin/doc/368548393163961/29 febbraio alle ore 6.12 · Mi piace ·
1
-
Simone Bernacchia Questo ci serve , non le inutili e sterili polemiche con i Pascucci di turno . Se si comporta da troll , bannatelo e basta , ma soprattutto non diamogli il minimo peso . Grazie Giovanni per tutte le cose fondamentali che aggiungi ai documenti .29 febbraio alle ore 6.35 · Mi piace ·
2
-
-
Davide Gionco Io ho raccolto moltissima documentazione. C’è un posto su internet dove caricarla?2 marzo alle ore 8.45 · Mi piace ·
3
-
Giovanni Greco QUI se sono links, altrimenti giro la domanda aDaniele Santolamazza, Daniele Basciu, Shirin Chehayed, Antonello ‘Martinez’ Gianfreda, Dario De Angelis.2 marzo alle ore 8.47 · Mi piace
-
Giovanni Greco Simone Bernacchia, anche una confutazione e/o quantificazione scientifica e definitiva del problema del signoraggio (che non sia quella imho generica di Paolo Barnard, peraltro non più viisibile sul suo sito ma indicizzata dai mdr) non guasterebbe…2 marzo alle ore 8.53 · Mi piace
-
Daniele Santolamazza altrimenti lasciateci i link di questa documentazione in posta, oppure quando ci beccate in fb ce la passate(magari tramite uno skype o semplicemente mandando il tutto via posta)2 marzo alle ore 9.08 · Mi piace ·
2
-
Davide Gionco Giovanni Greco. Secondo me una quantificazione di quanto ci è costato fino ad oggi la perdita del signoraggio può essere fatta solo da degli esperti, am certamente sarebbe il caso di farla.
Mi spiego.
Il signoraggio primario ci ha comportato perdite a partire dal 1981, anno in cui la Banca d’Italia è stata privatizzata.
Prima di allora la Banca d’Italia stampava moneta in cambio di titoli di stato, però la proprietà delle banconote stampate era dello Stato.
Il debito pubblico era in pratica la sommatoria (integrale, se vogliamo) di tutte le emissioni di titoli fatte dall’Italia dalle sue origini, compreso il debito pubblico pregresso del Regno di Sardegna e degli altri stati che hanno formato l’Italia.
L’interesse sul debito veniva coperto con nuove emissioni e non con l’imposizione fiscale.
A partire dal 1981 gli interessi sul debito pregresso sono andati ai proprietari della banca d’Italia (nabche private, INPS, etc.).
Una parte è ritornata allo Stato tramite l’INPS e gli altri enti pubblici proprietari della BI. Un’altra parte è ritornata sotto forma di tassazione degli utili delle banche private.
Per le emissioni di denaro a partire dal 1981 le banche hanno intascato il capitale di emissione, in lire, più gli interessi su questa nuova parte del debito. E, come prima, una parte è ritornata allo Stato (INPS, tasse sugli utili delle banche).
Con la nascita dell’euro la cosa si complica ancora.
Le banche si sono messe in tasca gli interessi sul debito pregresso convertito da lire in euro.
In più si sono messe in tasca il capitale delle nuove emissioni.
Una parte è ancora ritornata allo Stato, però meno di quanto avveniva con la lira, dato che molti titoli sono stati incassati in euro, ma in altri paesi europei, da soggetti i cui utili non sono tassati in Italia.
In più una parte degli utili sono andati alla BCE, che si è tenuta una quota di quanto era normalmente dovuto alla banca d’Italia.E qui siamo solo al signoraggio primario.
Per quanto riguarda le perdite da signoraggio seondario, quello delle banche, i calcoli sono ancora più complicati, in quanto oltre a tutti i fattori storici, di partecipazione dello stato nella proprietà delle banche, di cambio dalla lira all’euro, c’è il fatto che la quota di signoraggio in favore delle banche è costituita dagli interessi incasasti meno le spese di funzionamento delle banche stesse.
MA non si può stabilire quale dovesse essere l’interesse che doveva percepire lo Stato. Certo non il 40% del costo delle merci che oggi è dovuto agli oneri finanziari.
Io non riesco a fare dei calcoli in questo campo.Davvero ci vorrebbero degli esperti
2 marzo alle ore 9.45 · Mi piace ·1
-
Daniele Santolamazza davide, quasi tutto il signoraggio viene, fin dal divorzio con bankitalia che tu hai citato, riversato allo stato per decreto, siamo sui 2/3 circa…ti invito a cercare un documento che parla, per esempio, del bilancio bankitalia del 2007 che mostra la ripartizione utili(i privati hanno veramente preso le briciole da questo) il restante 1/3 rimane alla banca che ci paga stipendi, cancelleria…insomma le spese che sostiene 🙂2 marzo alle ore 9.57 · Mi piace
-
Davide Gionco Lo so, Daniele Santolamazza.
Ma c’è anche un “signoraggio postumo”.
Ogni anno lo Stato paga gli interessi sul debito pubblico, il quale è stato creato per mettere in circolazione il denaro che tutti utilizziamo.
Ad esempio ancora oggi paghiamo gli interessi sul debito pubblico italiano creato in lire prima del 1981.
In pratica le banche e gli altri detentori dei titoli (italiani ed esteri) intascano il signoraggio di quelle lontane creazioni di lire.Non dobbiamo solo pensare al signoraggio da emissione della moneta.
C’è anche un signoraggio di mantenimento in corso della moneta.2 marzo alle ore 10.05 · Mi piace -
Daniele Santolamazza Ma fino a che è stato emesso in lire, moneta sovrana, non era un problema nemmeno quello…il reale problema è nato dal 2002 in poi..perchè quel debito derivante da titoli di stato che erano(e sono) emessi in una valuta “straniera” sia per noi che per gli altri paesi aderenti all’euro diventano una falla mostruosa…
In più ricordiamoci che il reale incremento del debito pubblico è dovuto soprattutto a un ammontare di interessi MOSTRUOSO…che ora appunto devon essere ripagati in euro…eccola la mostruosità…2 marzo alle ore 10.36 · Mi piace ·4
-
Giovanni Greco Aggiunte interviste ai relatori pubblicate dalla RAI:
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/homems.jsp?id=340di Massimiliano Piacentini Pochi giorni prima dell’approvazione del Patto di bil…Visualizza altro3 marzo alle ore 7.51 · Mi piace -
Giovanni Greco Aggiunto: https://sites.google.com/site/europaperibenicomuni/home/documenti-di-studio/slovenia-1991-adozione-di-moneta-sovrana3 marzo alle ore 8.43 · Mi piace
-
Emiliano Zat Galati Grande Giovanni Greco… sei una macchina! E questa “bibliografia” è utilissima… ZAT!3 marzo alle ore 10.23 · Mi piace ·
2
-
Giovanni Greco Non esageriamo… comunque la trovo ancora incompleta, gradita una mano d’aiuto…3 marzo alle ore 11.27 · Mi piace
-
Giovanni Greco Mancano cose su Lerner, Robinson ma anche Hicks e Lucas (the other side of keynesism…).3 marzo alle ore 11.28 · Mi piace
-
Davide Gionco Giovanni Greco. Io ho molto materiale da condividere. Dove lo posso caricare?3 marzo alle ore 11.31 · Mi piace
-
Alessandro Ciaramella Scusate la mia ignoranza, ma il signoraggio non è un problema per uno stato a moneta sovrana, visto che, come viene citato, lo stato stamperà all’occorrenza la moneta per coprire gli interessi. Va, secondo me, visto nell’ottica globale, in questo momento con la bce che sta RITIRANDO moneta dal circuito privato “FONDO SALVA STATI”, di fatto impedisce il pagamento dei debiti, (perdita di case, auto, attività ecc. ecc…). Il signoraggio ti porterà via tutta la tua vita!3 marzo alle ore 11.34 · Mi piace
-
Giovanni Greco I link li puoi mettere in questo documento, chiunque lo può modificare, se hai dei file invece vanno caricati su uno spazio di condivisione, e poi puoi caricare qui i link.3 marzo alle ore 11.35 · Mi piace
-
Davide Gionco Giovanni Greco, non ho dei link. Ho dei documenti in PDF3 marzo alle ore 12.40 · Mi piace
-
Giovanni Greco Daniele Basciu, Daniele Santolamazza, Dario De Angelis possiamo organizzare uno spazio di condivisione file?3 marzo alle ore 12.44 · Mi piace
-
Giovanni Greco In alternativa Davide Gionco puoi crearti tu uno spazio tramite windows live o 4shared, caricare i file e poi postare i link…3 marzo alle ore 12.45 · Mi piace
-
Enzo Garofalo up3 marzo alle ore 20.49 · Mi piace
-
Davide Gionco Dario De Angelis. Ho del materiale vario: libri in pdf, articoli, estratti di blog.
Ci sono diversi studi e teorie monetarie, dati economici, proposte alternative, spunti di riflessione.Nulla di sistematico, ma nell’insieme contrbuiscono ad avere le idee più chiare sulla situazione e sulle possibilità future
4 marzo alle ore 6.08 · Mi piace -
Giovanni Greco Dario De Angelis: studio le varie possibilità. Io ho già uno spazio su Windows Spaces Live, che ho utilizzato per condividere dei file in passato, vedo se è possibile costruirne uno con un nome “parlante”.5 marzo alle ore 6.17 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto www.academia.edu: è possibile registrarsi come ricercatore indipendente ed accedere alle pubblicazioni di chi è registrato, CHIUNQUE può registrarsi ed accedere ai documenti, anche se non è universitario.5 marzo alle ore 8.06 · Mi piace ·
2
-
Giovanni Greco Dario De Angelis, Davide Gionco: si possono caricare su Google Docs, in visualizzazione pubblica (del resto il nostro scopo non è diffondere?).
Ogni utente può uploadare max 1 GB di files.5 marzo alle ore 9.24 · Mi piace ·1
-
Giovanni Greco Dario De Angelis, Davide Gionco (mannaggia a FB).5 marzo alle ore 9.25 · Mi piace ·
1
-
Dario De Angelis Si ragazzi…fate come ritenete meglio…mi raccomando ottimo materiale però.
Comunque, nel medio termine, cominceremo a mettere documenti suwww.democraziammt.info
Quel sito è l’unico ufficiale certificato dalla MMT, tutto ciò che pubblicheremo sarà prima vagliato da loro per garantire la corretteza delle tesi riportate…
5 marzo alle ore 10.42 · Mi piace ·3
-
Giovanni Greco Nel lungo termine no perchè saremo tutti morti… (^_^)6 marzo alle ore 8.20 · Mi piace ·
4
-
Davide Gionco Giovanni Greco, mi ridai il tuo indirizzo email? Ti faccio avere altro materiale. dgionco@libero.it6 marzo alle ore 8.39 · Mi piace ·
2
-
Enzo Garofalo up6 marzo alle ore 15.44 · Mi piace ·
1
-
Enzo Garofalo up6 marzo alle ore 16.08 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunti:
Abba P. Lerner, The Economics of Control, MacMillan Co., 1946 suhttp://203.200.22.249:8080/jspui/bitstream/123456789/1052/1/The_Economics_of_control.pdf
Abba P. Lerner, The Functional Finance and the Federal debt suhttp://www.scribd.com/doc/29435145/Functional-Finance9 marzo alle ore 8.51 · Mi piace ·5
-
Giovanni Greco Aggiunto:
http://www.isc-studyofcapitalism.org/jmla/index.php?lang=it22 marzo alle ore 12.42 · Mi piace ·1
-
Enzo Garofalo up23 marzo alle ore 0.13 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto: Giovanni Mazzetti – Scarsità e Redistribuzione del lavoro – Dedalo – Bari, 1986http://books.google.it/books?id=Rmczpp_wYHAC&pg=PA28&lpg=PA28&dq=kalecki+redistribuzione&source=bl&ots=GkiXXVFSff&sig=GDo5oH6S9i0CpM4ybu6IrF5fNiA&hl=en&sa=X&ei=_AxsT8mLL8zT4QTY6qGDBg&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false23 marzo alle ore 10.23 · Mi piace ·
2
-
Giovanni Greco Cercavo altro ed ho trovato questo… 🙂23 marzo alle ore 10.50 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto: AA.VV. KALECKI E L’ECONOMIA DELLA PIENA OCCUPAZIONE, Appunti di un corso su http://www.criticamente.com/economia/economia_politica/AAVV_-_Corso_FLM_-_Kalecki_e_l_economia_della_piena_occupazione.htmPrima di affrontare l’argomento in questione occorre richiamare l’analis…Visualizza altro23 marzo alle ore 11.01 · Mi piace ·
2
-
Enzo Garofalo aggiunti canali you tube summit24 marzo alle ore 19.44 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Aggiunto archivio opere di Minsky del Bard College:
http://www.bard.edu/library/archive/minsky/WELCOMEThis website is the portal to the papers of the late financial economist…Visualizza altro28 marzo alle ore 12.50 · Mi piace ·1
-
Antonello ‘Martinez’ Gianfreda Non mi fa inserire nulla, questo lo hai messo?
http://issuu.com/Repazzo/docs/la.crisi.della.democrazia_raddrizzato_e_ricercabil/128 marzo alle ore 13.00 · Mi piace -
Giovanni Greco Aggiornata sezione Eurocrisi, aggiunto il libro Crisi della democrazia, salvato da Antonello ‘Martinez’ Gianfreda.31 marzo alle ore 8.48 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Aggiunto: http://demonstrations.wolfram.com/topic.html?topic=Macroeconomics&limit=202 aprile alle ore 9.01 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Simulazioni di modelli economici, scaricando un software è possibile visualizzare in grafico i cambiamenti dei risultati al variare di determinate grandezze.2 aprile alle ore 9.04 · Mi piace
-
Giovanni Greco Ad esempio il modello IS-LM: http://demonstrations.wolfram.com/TheKeynesianISLMModel/2 aprile alle ore 9.06 · Mi piace
-
Antonello ‘Martinez’ Gianfreda Giovanni ha per caso i dati per grafici settoriali dell’italia, compreso pure l’estero??2 aprile alle ore 9.06 · Mi piace
-
Antonello ‘Martinez’ Gianfreda Tipo quelli della Kelton.2 aprile alle ore 9.08 · Mi piace
-
Giovanni Greco No. Però puoi cercare in http://www.google.it/publicdata/directory?hl=it&dl=itPublic Data Explorer di Google ti permette di esplorare, visualizzare e comunica…Visualizza altro2 aprile alle ore 9.09 · Mi piace
-
Giovanni Greco Magari c’è qualcosa nel sito o nei commenti di Bagnai.2 aprile alle ore 9.12 · Mi piace
-
Antonello ‘Martinez’ Gianfreda Un bella avventura, proverò a cercare. 😉2 aprile alle ore 9.13 · Mi piace
-
Francesca Montalto Grazie..Molto interessante2 aprile alle ore 9.49 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto:
Terminologia e definizioni:
http://it.mimi.hu/economia/index_economia.html
http://www.bankpedia.org/index.php/it/3 aprile alle ore 10.06 · Mi piace -
Giovanni Greco Thanks to Davide Gionco, Rivoluzione Economica(aka Enrico Adinolfi)3 aprile alle ore 10.08 · Mi piace ·
1
-
Simone Bernacchia Giovanni , grazie veramente , stai facendo un grande lavoro di documentazione , che ci sara’ molto , ma molto utile . Sei un grande . 🙂3 aprile alle ore 10.11 · Mi piace ·
2
-
Giovanni Greco Ci provo… 🙂3 aprile alle ore 12.19 · Mi piace ·
1
-
Alessandra MA ..ma questa pagina l’ hai salvata nei documenti? perche’ qui fra un po’ non la vediamo piu’..3 aprile alle ore 22.44 · Mi piace
-
Arlette Grossetti Se volete che le cose non spariscano, usate un altro mezzo che non sia FB. C’è questo forum per esempio, ma che ve lo dico a fare?
http://economiaepotere.forumfree.it/3 aprile alle ore 23.19 · Mi piace ·1
-
Arlette Grossetti E’ comunque meglio di un sito statico, perché è possibile commentare.
Detesto i siti statici, non consentono feed-back e non creano opinione.3 aprile alle ore 23.20 · Mi piace ·2
-
Rivoluzione Economica piace molto anche a me. Il blog di rivoluzione economica l’ho dovuto chiudere causa spam3 aprile alle ore 23.21 · Mi piace
-
Arlette Grossetti spammano dappertutto, non t’illudere…3 aprile alle ore 23.22 · Mi piace
-
Giovanni Greco Questa pagina è appositamente nei documenti, e la ritrovo perchè è un documento. Nei gruppi FB gli oggetti più recuperabili sono le foto e i documenti, purtroppo non esiste più la scheda links nei profili, nei gruppi e nelle pagine.4 aprile alle ore 11.21 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto http://www.ricalcoli.it/ita/glossario.aspgrazie a Marco Valente4 aprile alle ore 11.24 · Mi piace ·
1
-
Emiliano Zat Galati Giovanni Greco, ho trovato questa dispensa sul circuito monetario. Se non è stat già inserita valutiamo se metterla?http://wwwdata.unibg.it/dati/corsi/6481/44990-Circuito%20(3).pdf5 aprile alle ore 12.43 · Mi piace ·
1
-
Enzo Garofalo up5 aprile alle ore 19.24 · Mi piace
-
Daniele Santolamazza emiliano non è che me lo manderesti per posta? non mi apre i pdf…ogni tanto è così…5 aprile alle ore 19.36 · Mi piace
-
Emiliano Zat Galati certo5 aprile alle ore 19.41 · Mi piace ·
1
-
Emiliano Zat Galati mi mandi un mess in privato con la tua mail?5 aprile alle ore 19.42 · Mi piace
-
Giovanni Greco Inserito http://wwwdata.unibg.it/dati/corsi/6481/44990-Circuito%20(3).pdf grazie a Emiliano Zat Galati6 aprile alle ore 7.34 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunta sezione “MMT in Italia”.6 aprile alle ore 8.49 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Aggiunto: storia del debito pubblico italiano, Alessandro Volpi a Firenze 7-8 gennaio 2012http://www.youtube.com/watch?v=lrtTcJ9SEHsCampagna per il congelamento e l’audit del debito. Corso di formazione di attivi…Visualizza altro7 aprile alle ore 7.54 · Mi piace
-
Giovanni Greco Btw, l’autore dell’intervento ha un blog: http://alessandrovolpi.wordpress.com/7 aprile alle ore 8.02 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto canale YT con summit in inglese:http://www.youtube.com/user/kjr63/videos?query=mmt7 aprile alle ore 10.38 · Mi piace ·
1
-
Enzo Garofalo http://pauperclass.myblog.it/archive/2012/04/02/italia-kaputt-di-eugenio-orso.html7 aprile alle ore 23.42 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Aggiunto: http://www.slideshare.net/MitchGreen/grazie a Daniele Basciu11 aprile alle ore 7.40 · Mi piace ·
1
-
-
Giovanni Greco Aggiunto: http://www.enricoberlinguer.it/qualcosadisinistra/2012/04/10/denutrizione-per-400mila-bambini-greci-in-nome-delleuropa-2/ in sezione Eurocrisi grazie a Valerio Spositi11 aprile alle ore 8.23 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Aggiunto: http://www.simone.it/newdiz/newdiz.php?action=view&index=O&dizionario=611 aprile alle ore 9.33 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Aggiunto: http://ideas.repec.org/11 aprile alle ore 9.52 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto: http://www.antoniomartino.org/2012/01/siamo-alla-fine.htmlConcordo, tuttavia con questa classe dirigente europea non vedo possibilità che …Visualizza altro12 aprile alle ore 10.34 · Mi piace ·
1
-
Giovanni Greco Aggiunto, sulla remissione dei debiti nella storia antica:
http://www.schalkenbach.org/michael-hudson/LOST-TRADITION.pdf13 aprile alle ore 23.50 · Mi piace -
Giovanni Greco Grazie a Nathan Cedric Tankus del gruppo MMT, Heterodox and Dissident Economics13 aprile alle ore 23.52 · Mi piace
-
Aldo Nonpiuchicchidimais Scorrano Ciao Giovanni, posso proporti il nostro blog? L’abbiamo creato la sera del 26 febb a Rimini subito dopo il Summit. Lo aggiorniamo con una certa costanza. Grazie!
http://nonpiuchicchidimais.wordpress.com/14 aprile alle ore 0.01 tramite cellulare · Mi piace -
Giovanni Greco Lo conosco già e espongo il vostro ottimo volantino sui cristalli posteriori della macchina da un paio di settimane (dopo quello di Rimini ed uno autoprodotto sulla MMT in Grecia). GrazieAldo Nonpiuchicchidimais Scorrano14 aprile alle ore 0.04 · Mi piace
-
Aldo Nonpiuchicchidimais Scorrano Grazie a te Giovanni! Se mi autorizzi creo una pag sul blog con il tuo lavoro.14 aprile alle ore 0.09 tramite cellulare · Mi piace
-
Giovanni Greco Nessun bisogno di autorizzazione, fai pure.
Puoi anche modificare questo documento, se conosci link interessanti.14 aprile alle ore 0.13 · Mi piace -
Giovanni Greco Aggiunto http://www.postkeynesian.net/index.htmlgrazie a Philip Pilkington del gruppo MMT, Heterodox and Dissident Economics14 aprile alle ore 0.32 · Mi piace
-
Roberto Goldin A colpo d’occhio: http://it.inforapid.org/index.php?search=Economia+neoclassica15 aprile alle ore 19.30 · Mi piace
-
Giovanni Greco Preferisco:http://it.inforapid.org/index.php?search=John+Maynard+Keynes16 aprile alle ore 0.30 · Mi piace ·
1
-
Silvia Mola ragazzi siete una miniera d’oro 🙂16 aprile alle ore 0.34 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto: http://www.youtube.com/user/EconStories?feature=watch per chi vuole approcciare le cose in un modo diverso…EconStories is a new media channel dedicated to improving economic and financial…Visualizza altro16 aprile alle ore 7.19 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto http://www.zerohedge.com/news/soros-europe-iceberg-dead-ahead in sezione Eurocrisi grazie a Lili Armando.George Soros has been a busy man the last few days. Appearing at the INET Confer…Visualizza altro16 aprile alle ore 7.20 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto http://www.slate.com/articles/business/project_syndicate/2012/04/the_eurozone_problem_s_will_get_worse_unless_they_adopt_a_growth_strategy_.html in Eurocrisi grazie a Sara Dee del gruppo PIIGS Unite!Since last November, the European Central Bank, under its new president, Mario D…Visualizza altro16 aprile alle ore 7.38 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto: http://www.umanista.info/spip.php?article118 aprile alle ore 8.07 · Mi piace ·
2
-
Giovanni Greco Aggiunto in sezione Eurocrisi:http://www.economist.com/node/21552250THE Irish left the sterling zone. The Balts escaped from the rouble. The Czechs…Visualizza altro23 aprile alle ore 8.46 · Mi piace ·
2
-
Giovanni Greco Aggiunto in sezione Eurocrisi:
http://www.wallstreetitalia.com/article/1366259/l-intervista/stiglitz-austerity-provochera-una-seconda-recessione.aspxIl Premio Nobel per l’economia contro le parole di Mario Draghi: tagli al welfar…Visualizza altro25 aprile alle ore 23.38 · Mi piace ·4
-
Lili Armando Provoca DEPRESSIONE…25 aprile alle ore 23.49 · Mi piace ·
2
-
Giovanni Greco … e non solo economica…28 aprile alle ore 7.40 · Mi piace
-
Giovanni Greco Aggiunto in sezione Eurocrisi:
http://www.lindipendenza.com/come-si-annientano-i-sistemi-democratici/La gestione del fondo “salva-stati ESM” ad una istituzione intergovernativa fina…Visualizza altro4 maggio alle ore 11.29 · Mi piace ·1
-
Giovanni Greco Aggiunto in sezione altri links:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Montinomics-123432 ore fa · Mi piace -
Giovanni Greco Aggiunto in sezione Eurocrisi:
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/L-euro-e-salvo.-Almeno-per-qualche-giorno-117662 ore fa · Mi piace -
Giovanni Greco Aggiunto in sezione Eurocrisi:
http://goofynomics.blogspot.it/2012/05/piu-europa-e-meno-spagna-o-no.htmlgoofynomics.blogspot.com
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della r…31 minuti fa · Mi piace
-
-